Perché scrivere insieme? Per fare pratica, per passione, per desiderio, per paura. Ognuna di noi ha la sua voce, il suo ritmo, il suo ascolto distratto o attento.

Ci siamo incontrate la prima volta attorno a una tavola imbandita, ci siamo osservate, ascoltate. Ci siamo dette sì, scriviamo insieme. Un blog  “Dea Kali“, tante mani femminili. Ed è così che ci incontriamo una volta al mese, e nel mese di Novembre, nel mesaccio delle lacrime, abbiamo scritto insieme veramente. Condividere sessioni di scrittura di gruppo addestra prima di tutto all’ascolto di sé e degli altri, è uno scambio generoso quando avviene. Disciplina l’attenzione. Scrivere insieme ha spesso una forte ricaduta esistenziale, la sorgente della creatività trova una strada ed avere delle compagne di viaggio è sempre un vantaggio e fa pure rima.

Partiamo per un viaggio senza mappe e, se saremo fortunate, magari modificheremo stili e visioni, crescendo insieme. Del resto, come è arcinoto, e strizzo l’occhio ai frequentatori e frequentatrici di scrittura creativa, non si scrive per spiegare la vita,  scriviamo per rivelare la trama segreta che ci lega alla vita e che ci rende – pur nelle nostre infinite diversitàm – così simili gli uni agli altri. Perciò, dunque, eccoci salpate. Pratichiamo il nostro talento insieme, accendiamo un lume, lasciamo parlare il silenzio, apriamo la porta al nostro ululato nella notte.

M.

Dentro di me c’è una sorgente
la sento scorrere chiaramente
ma occorre liberare il suo cammino
da sassi, ostacoli, bastoni
lasciarla correre, farsi mulinello,
vortice, cascata. La cura inizia
dalla sorgente ritrovata.

Silvia Vecchini