Iniziando ad andare in montagna possiamo scoprirci, spesso, più coraggiosi e più determinati di quello che credevamo, possiamo comprendere – attraverso il nostro corpo – che siamo in grado di tollerare la fatica più di quello che pensavamo, purché ci autorizziamo senza giudizio a trovare il nostro passo e il nostro respiro.
Camminare sui monti può anche insegnare a rinunciare alla cima – se è il caso – e a tornare indietro, senza nulla togliere a ciò che si è fatto fino a quel
momento e dando valore anche all’opportunità di saper cambiare programma se le condizioni atmosferiche o fisiche lo impongono o lo suggeriscono.

Ci insegna poi ad apprezzare il silenzio: quando hai il fiatone per la salita che stai affrontando devi tacere per forza. Un luogo, pertanto, che appare severo, impervio come si dice giustamente, a tratti difficile, certo, ma meraviglioso nel senso vero del termine: offre cioè quella possibilità di sperimentare
e praticare la meraviglia che nasce dallo stupore nel trovarsi in una situazione solitamente inedita, sconosciuta, e per questo anche esposta alla possibilità del rischio.

Per questo in montagna è necessaria la consapevolezza dei passi e la conoscenza dell’eventuale pericolo o dell’attrezzatura necessaria per mantenere così una
presenza attenta, da ospiti umili ed estremamente riguardosi.

Leggi tutto l’articolo pubblicato su Natural Style di gennaio 2022