Possiamo perdonare un bambino quando ha paura del buio.

La vera tragedia della vita è quando un uomo ha paura della luce. 

 

Noi siamo mossi da due passioni fondamentali: la gioia e il dolore. La gioia la attendiamo sempre, come manna dal cielo e il dolore cerchiamo di evitarlo appena ci è possibile.

Certo non deve dircelo Platone, che lo scriveva già nel primo libro delle Leggi. Se ci pensiamo bene lo sappiamo già che l’anima resta spesso in  balia di queste tensioni opposte, apparentemente inconciliabili, che ci fanno sentire come qualcuno tirato a destra e a manca, che corre in un labirinto in maniera affannosa senza trovare la strada che lo condurrà all’uscita.

A volte ci sentiamo davvero come una marionetta, legata a due fili che vengono alternativamente tirati da altri, e producono movimenti convulsi, scomposti, che non aiutano a giungere ad alcun movimento finalizzato ad un qualche obiettivo e non concedono certo benessere.

Siamo goffi, contratti, faticosamente affaccendati nella vita e mossi da qualcosa che spesso è imprevedibile. Allora serve una terza cordicella, che possa armonizzare meglio il movimento e rendere più ordinato il nostro movimento nel mondo delle azioni, delle relazioni, e quindi il nostro vivere. Questa cordicella è quella della ragione, della saggezza (Sophia) che porta alla virtù e al ben vivere perché armonizza e dirige al meglio anche il possibile equilibrio tra gioie e dolori.

Platone la definisce cordicella aurea e secondo lui la governa il dio, è in connessione con lui.

La ragione è la nostra capacità di vedere, comprendere, cogliere la vita per vivere nel maggior equilibrio possibile nonostante i dolori,, per dare il giusto peso alle cose e dare senso alla vita.

Accettare entrambe le passioni e vedere la vita per quella che è: naturale il piacere, naturale il dolore, naturali la paura quanto la speranza.

Artificiale ma necessario il ragionamento, per essere superiori a noi stessi, per avere maggior dominio di sé e cercare di decidere come vivere, anziché lasciare che le situazioni e le passioni decidano per noi come staremo al mondo.

Vivere o lasciarsi vivere?

questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2016 su la 27 ora del Corriere della Sera