Capodanno è un momento propizio per i riti di chiusura col passato e di apertura verso il futuro. Lascia andare il resto con il “decluttering emozionale”.
La leggerezza non è disimpegno
Il 31 dicembre proviamo a compiere un gesto dal profondo significato simbolico: lasciar andare tutto ciò che non ci serve e non ci appartiene più, per iniziare il nuovo anno più leggeri e più felici. Bruciamo ciò che tormenta e incatena e apriamoci al desiderio, alla passione per la vita, al rischio e alla fatica del cambiamento e della libertà. La leggerezza non è disimpegno ma saper guardare all’essenziale, a ciò che conta, e lasciar andare tutto il resto. Non è semplice, non è senza fatica, ma ne vale la pena.
Per iniziare il nuovo anno più leggeri
Nella notte di Capodanno, tra riti e tradizioni beneaugurali, c’è anche quella di buttare qualcosa di vecchio o di rotto. Un gesto dal profondo significato simbolico: lasciar andare tutto ciò che non ci serve e non ci appartiene più, per iniziare il nuovo anno più leggeri e più felici. “Decluttering”, forse conoscete già questo termine: è l’arte di eliminare tutto ciò che è clutter, ovvero ingombro superfluo che ci opprime in casa, e fare spazio per far circolare nuova energia.
Decluttering a Capodanno per rinascere
Nei paesi anglosassoni questa pratica è diventata una vera filosofia di vita. Ed è un’attitudine che dovremmo applicare anche per alleggerirci delle zavorre emotive che stanno ancora condizionando la nostra vita. I rimpianti, i risentimenti, la paura di sbagliare e di quello che potrebbero pensare gli altri, il senso di colpa, il dover compiacere chiunque, il timore del cambiamento, schemi di pensiero ormai logori che ci stanno bloccando; legami, o esperienze ormai chiuse, da cui non siamo ancora riuscite a staccarci e che appesantiscono cuore e mente.