Non devo dimostrare di essere perfetta, perché non è possibile esser-
lo. Non devo dimostrare di sapere tutto, perché è impossibile conoscere ogni cosa. Non devo essere
sempre terrorizzata dall’errore, perché la conoscenza e il progresso procedono grazie ad esso.

Non posso essere inchiodata dalla paura del giudizio altrui, perché a qualcuno piacerò e a qualcuno no,
qualcuno mi apprezzerà, qualcuno meno e a qualcuno sarò indifferente perché non sono io il
centro del mondo.

Aggiungo inoltre che l’umiltà intellettuale sarebbe anche un buon argine all’arroganza distruttiva
che impera soprattutto sui social ma anche nei talk show: una arroganza che impedisce un dialogo, un
confronto fruttuoso, un apprendimento che deriva da uno scambio aperto. Sempre Socrate già 2500
anni fa sosteneva che dal dialogo bisognerebbe uscirne trasformati, con nuovi punti di vista e
conoscendoci meglio, altrimenti non abbiamo vissuto una vera esperienza di dialogo.

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