Per raccontarsi, Roberto Vecchioni raccoglie tracce di vita con loro, con la donna della sua vita, con i suoi genitori, nei luoghi amati, nei riti famigliari e personali vissuti, tratteggiando così il ritratto di un uomo innamorato della vita, che ha sempre sfidato il destino per non farsi vincere né dalla noia né dalla disperazione.
«Mentiva Epicuro. Non si è felici nell’imperturbabilità ma nell’attraversamento del vento e della tempesta. La vita va azzannata, la felicità devi prendertela tu, la vita non ti regala niente», dice. Devi sognare e meravigliarti, sempre.
La felicità si svela se la vogliamo davvero e bisogna allenarsi a coglierla, altrimenti sfugge di mano, sfuma velocemente; va allungata come un elastico: dal momento apicale e prorompente dove si coglie va ampliata, stirata, fatta durare.

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