“Autoironia” significa saper ridere di ciò che ci accade, è una delle tante capacità che servono a stare al mondo, ce lo dice anche Geppi Cucciari. E lei, di risate se ne intende.
Ridere serve ad alleggerire la vita. Non a svuotarla di significato o a banalizzarla, ma a darle il giusto peso, perché si possa affrontare meglio.
L’autoironia ci salva
La risata arriva spesso quando ci si lascia spiazzare dalle cose che vediamo o sentiamo, quando si riesce a guardare ciò che ci accade da un altro punto di vista e vederne anche il buffo, l’assurdo, il paradosso. La vita propone sempre qualcosa che non ti aspetti, qualcosa che non volevi, a volte positiva, a volte negativa, perché la vita è stupefacente, ha molti colori. E con l’ironia si sovvertono i fattori che compongono la realtà come la vediamo abitualmente e si dà aria alla vita, si allentano le tensioni, si stempera la rabbia. L’ironia è benefica. Smaschera la verità, a volte faticosa, in maniera tollerabile e dicibile. È creativa e permette di giocare con il reale tenendo insieme le incongruità che spesso contiene. E non ci fa prendere troppo sul serio perché ci fa avere la giusta distanza dalle cose che ci accadono.