C’è anche la giornata internazionale dell’acqua, per ricordarci che è un bene prezioso e necessario.
L’acqua ci assomiglia molto, o forse siamo noi a essere davvero molto simili a lei: come noi si trasforma in tanti modi e,
qualsiasi forma possa prendere, resta pur sempre acqua. E pur nelle mille trasformazioni esistenziali che cerchiamo
e subiamo, anche noi restiamo pur sempre noi stessi.
Ci assomiglia molto, o forse siamo noi a essere davvero molto simili a lei: come noi si trasforma in tanti modi e,
qualsiasi forma possa prendere, resta pur sempre acqua. E pur nelle mille trasformazioni esistenziali che cerchiamo
e subiamo, anche noi restiamo pur sempre noi stessi.
Fin da bambina mi affascina il ciclo perpetuo dell’acqua: evapora  dal mare, forma le nuvole, cade sotto forma di pioggia o
neve, abbevera la terra o ritorna al mare e poi risale, ricominciando  il suo percorso. Credo che già allora questa circolarità
mi evocasse – ora lo so – un rassicurante eterno ritorno, la  conservazione di qualcosa in una mutazione permanente e
mai prevedibile nei modi e nei tempi. Credo mi facesse pensare a una ruota magica, a una sorta di superpotere, a qualcosa
di profondamente rincuorante. Mi dava un senso di fiducia nell’esistenza e nella sua capacità e possibilità di rigenerarsi
nella trasformazione. Mi lasciava e mi concede anche oggi  quella certezza che, anche quando tutto si trasforma e cambia
nulla muore davvero, e che anche quando piove tornerà il sole, e che anche se a volte tutto sembra deserto, una goccia di
rugiada farà la differenza e la vita ricomincerà.
Bisogna saper attendere, essere disposti a mettersi in ricerca e soprattutto custodire le fonti sorgive di vita per conservare
l’acqua, nostro bene prezioso. Non vi pare che questo parli anche di noi, della nostra vitalità, della nostra consapevolezza,
della nostra esistenza? Questi cicli naturali di trasformazione infatti sono simboli universali di costanza e di ottimismo,
di rinascita perenne dell’esistenza, garantita dal movimento perpetuo di ascesa e precipitazione, di sollevamento e
caduta, in una storia sempre possibile che si svolge tra abissi, superfici e cieli immensi.
[…] leggi qui l’articolo pubblicato sulla rivista Natural Style di Marzo 22